olimpiadi architettura sostenibile

Le olimpiadi dell’architettura sostenibile

A luglio, 20 team provenienti da altrettante università di tutto il mondo si ritroveranno nei giardini di Versailles per costruire la più bella smart city del mondo: citè du soleil, risultato del Solar Decathlon Rampe 2014, le Olimpiadi dell’architettura sostenibile.

Una casa a pannelli solari

Costruire una casa alimentata a energia solare in 10 giorni nei giardini di Versailles è l’impresa e il premio che gli 800 studenti, decatleti, si sono conquistati dopo due anni di lavoro e di prove, progettazioni e studio. Per l’Italia, come nel 2012, ha superato le selezioni solamente il team dell’Università di Roma Tre con il progetto RhOME for den city, capitanato da Chiara Tonelli, già terza al Solar Decathlon di Madrid del 2012. Un progetto ambizioso, pensato per riqualificare la periferia di Tor Fiscale, nel cuore del Parco dell’Appia Antica, dove la zona dell’antico acquedotto appare piuttosto trascurata.

Il ‘cuore” di questa impresa è una casa in legno ideata per produrre più energia di quella che consuma, una struttura con prestazioni passive importanti, in grado di ottimizzare le performance delle tecnologie che utilizza, progettate per integrarsi perfettamente tra loro. Una abitazione che deve essere costruita in 10 giorni da studenti con poca o nessuna esperienza costruttiva, progettata per essere semplice da usare e costare poco, ma contemporaneamente a impatto minimo in ogni suo aspetto, anche quello del trasporto delle sue componenti a Parigi.

La casa ad impatto zero

La casa, modulare e quindi assemblabile in mini condomini, deve inoltre inserirsi in un contesto specifico (Tor Fiscale, per la precisione), andando a ridensificare e riqualificare un territorio ricco di case basse abusive. Questo progetto prevede anche la creazione di orti urbani nei pressi della casa e nelle logge e la strutturazione di moderni fab lab pensati per il riciclo e il restauro degli oggetti non più utilizzati dagli abitanti.

Una casa in legno leggera e antisismica, ma contemporaneamente pesante e in grado di trattenere il caldo in inverno e il fresco in estate grazie a tubi in alluminio inseriti tra le pareti di legno e riempiti di sabbia: poco costosi e facili da traspariate (quando la sabbia non si dovesse trovare in loco). Un sistema impiantistico all’avanguardia che prevede una pompa di calore alimentata anche con pannelli solari, posizionati come speciali tende scorrevoli pensate per ombreggiare.

Questo perché le tecnologie rendono il massimo se integrate tra loro, se collaborano e se svolgono più funzioni, e non a caso cucina e bagno e i rispettivi impianti sono riuniti in un Core 3D, il cuore funzionale dell’edificio. Un blocco unico preallestito che, posto al centro della casa, limita l’impatto degli impianti, li organizza semplificando il lavoro e abbattendo i costi della struttura una volta ingegnerizzata.